programma della giornata
Sito festival
![]() |
Antonella Colonna Vilasi |
Dalle rivelazioni esclusive di alcuni agenti segreti italiani, un quadro inquietante della nostra intelligence. Ecco la struttura di potere, gli obiettivi, i metodi pericolosi di chi opera nell’ombra. Chi comanda nei servizi segreti italiani e quali sono le azioni a cui si dedicano, all’interno e fuori dal Paese? Quanto costano e quanto sono realmente efficienti? Un’inchiesta giornalistica rompe il muro di segretezza che avvolge la nostra intelligence e fa i conti in tasca al Sisde.
Un appuntamento dedicato al Viaggio e ai viaggi insoliti
Hu Lanbo, dalla Cina alla Francia, fino all'Italia nel suo libro Petali d'orchidea racconta il suo viaggio, un vero e proprio percorso esistenziale. "Il libro nasce per raccontare lo spirito cinese e provare a dimostrare la possibilità di dialogare. Racconto la mia difficoltà perché la società italiana guarda alla comunità cinese come un mondo chiuso. Non è sempre cosi. Vero è che molti cinesi sono arrivati in Italia fuggendo la disperazione, con un basso livello culturale e il solo obiettivo di guadagnare. Soprattutto la barriera della lingua dev'essere superata. Questo è il primo passo per l'integrazione".
Hu Lanbo, dalla Cina alla Francia, fino all'Italia nel suo libro Petali d'orchidea racconta il suo viaggio, un vero e proprio percorso esistenziale. "Il libro nasce per raccontare lo spirito cinese e provare a dimostrare la possibilità di dialogare. Racconto la mia difficoltà perché la società italiana guarda alla comunità cinese come un mondo chiuso. Non è sempre cosi. Vero è che molti cinesi sono arrivati in Italia fuggendo la disperazione, con un basso livello culturale e il solo obiettivo di guadagnare. Soprattutto la barriera della lingua dev'essere superata. Questo è il primo passo per l'integrazione".

"Un'avventura affascinante, racconta Craig Warwick, che ha cambiato la mia vita con una responsabilità nel sociale".

Renata Discacciati racconta che l'India, in questo momento almeno, è il luogo terapeutico per eccellenza, per l'energia, il colore, per essere un crogiuolo di culture e perché la gente "si interessa a te, anche per strada. Questo è bellissimo".
![]() |
Giuseppe Di Piazza a Radiolivres |
Presenta Vittorio Macioce, Capo redattore de' "Il Giornale" a Roma con Edoardo Inglese, Compositore e conduttore musicale della serata.
Ospite Giuseppe Di Piazza con I quattro canti di Palermo.
Da cronista Vittorio dichiara il suo amore per giornalisti e scrittori siciliani, come un dato di fatto. Il libro è il racconto di un giornalista alle prime armi. Inesperienza e presunzione di immortalità accompagnano Giuseppe nella sua storia dal cronista che era all'uomo che è diventato. Il racconto comincia dichiarando il proprio zaino pesante, per non staccarsi dalle cose, accumulando esperienze e ricordi per averne un giorno nostalgia. "Il romanzo è il racconto di un giovane giornalista nei primi anni Ottanta quando nel 1979 era iniziata la seconda guerra di mafia, una mattanza. In quell'anno cominciai a lavorare a "L'Ora" un giornale antimafia (dapprima di proprietà del partito comunista) e tutti i giorni c'era la contabilità dei morti. Ho scritto questo libro per tirare fuori i ricordi sepolti e metterli insieme ricompone il mosaico di una generazione distrutta dalla lotta allo Stato". La stessa vita del giovane cronista fu turbata a lungo tanto che "a 26 anni non riuscivo più a dormire".
E allora? "Prendevamo dosi massicce di amore e sesso per sconfiggere l'orrore. Era la prima operazione antimafia collettiva".
Nessun commento:
Posta un commento