"Clementina alla Rocca degli
angeli"
di
Mariù
Safier
Questa fiaba nasce
dall'incontro tra la sensibilità ed esperienza professionale nel settore della
sicurezza stradale dell'Autrice e l'attenzione del Comune di Ancona in
particolare dell'allora Assessore alla Polizia municipale e Politiche
giovanili, Antonio Recchi e del Responsabile Ufficio Educazione e Prevenzione
Polizia municipale Ancona, Sandrino Cionchetti, Coordinatore anche del progetto
Sicurstrada della città. L'idea della fiaba muove dalla necessita di avvicinare
i più piccoli al tema evidenziando l'importanza del soccorso in caso di
incidente e la responsabilità non solo personale ma sociale. Spesso invece chi
causa, pur involontariamente, un incidente, invece di adoperarsi per aiutare la
parte lesa, si allontana declinando le proprie responsabilità (previste nello
specifico per altro da un articolo del Codice della strada).
L'espediente del viaggio
a ritroso nel tempo saldato con la realtà e il presente dall'escamotage del
sogno, evidenzia che cambiano le circostanze, passa il tempo senza che
l'incuria per la vita umana venga meno.
La favola, di grande
dolcezza, protagonista una bambina di oggi, Clementina e una bambina di ieri,
immaginaria, Lucilla è un inno alla vita come prendersi cura degli altri. La
vita dev'essere nutrita e accudita, protetta e difesa altrimenti rischia di
naufragare, che siano briganti o guidatori distratti o arroganti poco importa.
Dal punto di vista psicologico c'è un insegnamento profondo: fin da piccoli è
importante imparare a prendersi cura degli altri anche attraverso il gioco, non
solo degli esseri umani, ma dei piccoli animali domestici come il passerotto
Mollica della fiaba o del gatto di casa come dei propri giochi. Mi ha fatto
impressione l'attenzione per la disavventura dell'uccellino finito nella canna
fumaria della cucina della protagonista della storia perché è l'inizio della
mia fiaba "Un insolito colibrì'" prendendosi cura del quale Cerere si
riconcilia con la vita e con se stessa. Cosi Clementina ritroverà fiducia per
la salute del padre in coma in seguito ad un incidente stradale, restato senza
soccorso. L'aspetto più interessante del racconto è l'assenza di buonismo, di
soluzioni miracolose come anche l'idea che non si prospetta un mondo senza il
male, senza incidenti, ché sarebbe un'utopia ma la possibilità che la
solidarietà, la cura e la prevenzione possano offrire una via di speranza.
Mariù Safier
E’ nata e vive a Roma. Voce e volto
radiotelevisivo, ha frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e un corso di lingue e letteratura francese alla Sorbone; si è occupata della riduzione e
del doppiaggio di film e telefilm. Giornalista professionista, ha lavorato alla
Rai, prima al Giornale Radio, poi al CCISS Viaggiare Informati e alla redazione
di Gr Parlamento.
E’ stata direttrice del mensile “Il
Corriere dei Nonni” e Consulente letterario di “Achab” (rubrica di libri di Rai
2).
Come scrittrice ha pubblicato i saggi:
Dal Bosco dell’Ombra (Lucarini 1984), Il Lampadario di Cristallo (Longanesi
1992), La Principessa del Silenzio (Teca 1995), Candide perle, spume di merletti: la moda all’epoca della Regina
Margherita (Il Calamo 2002); la favola sulla sicurezza stradale Clementina e la Rocca degli Angeli; i romanzi Il Segreto dei Girasoli (Bariletti
1990), 324 giorni d’amore (Stango 1998), la raccolta di poesie Il
fuso e la rocca (Stango 2000), Cento Racconti Brevi e uno lungo (Il Calamo
2005). Nel 2009 è uscito il diario fotografico Villa Polissena (Editoriale Giorgio Mondadori) immagini e storie
dei personaggi che hanno frequentato la casa di
Enrico d’Assia, il principe pittore figlio di Mafalda di Savoia. Ha
completato gli inediti di Liala Con Beryl, perdutamente nel 2007e nel
2010 Un ballerino in Paradiso
entrambi per Sonzogno. Per il settimanale femminile “Confidenze”, scrive
racconti.
"Clementina alla Rocca degli angeli"
di Mariù Safier
Humana Editrice, 2002
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