lunedì 11 febbraio 2013

Editoriaraba - Top ten arabista dello scrittore: Un viaggio nella narrativa di Yasmina Khadra


La top ten di oggi è di Lorenzo Mazzoni, autore della top ten arabista di oggi. Scrittore, appassionato di mondo arabo e di Turchia (un profilo più esteso si trova a fine post). Tra i suoi libri "Le bestie/Kinshasa Serenade" (Momentum Edizioni, 2011): un libro sulla guerra in-civile del Congo, forte e duro come l’inumanità che l’autore racconta. (È scaricabile gratis su Amazon, dove è arrivato al secondo posto nella classifica best-seller/narrativa internazionale). 
Lorenzo è un cultore di Yasmina Khadra, il che si evince non solo dalla sua topten, ma anche da quanto ha scritto dopo la classifica.
Lo scrittore algerino Yasmina Khadra sarà tra poco in Italia, ospite del Festival della narrativa francese, dove presenterà il suo ultimo romanzo: "L’equazione africana" (Marsilio, 2012; trad. di R. Fontana), a Roma il 27 e a Verona il 1 marzo.

1 Yasmina Khadra – "Cosa sognano i lupi?" (Mondadori, 2008; traduzione di Y. Mélaouah)
2 Nagib Mahfuz – "Principio e fine" (Pironti, 1994; traduzione di O. Vozzo)
3 Ala al-Aswani – "Palazzo Yacoubian" (Feltrinelli, 2006; traduzione di B. Longhi)
4 Yasmina Khadra – "Le sirene di Baghdad" (Mondadori, 2009; traduzione di M. Bellini)
5 Tawfiq al-Hakim – "Diario di un procuratore di campagna" (Nottetempo, 2005; traduzione di S. Pagani)
6 Amin Maalouf – "Le crociate viste dagli arabi" (è un saggio ma è scritto in modo altamente narrativo e letterario) (SEI, 2001)
7 Tahar Ben Jelloun – "Lo scrivano" (Einaudi, 1996; trad. di E. Volterrani)
8 Nagib Mahfuz – "Vicolo del mortaio" (Feltrinelli, 2002; traduzione di P. Branca)
9 Yasmina Khadra – "Le rondini di Kabul" (Mondadori, 2007; traduzione di M. Bellini)
10 Hage Rawi – "Come la rabbia al vento" (Garzanti, 2008; traduzione di S. Lauzi)
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Yasmina Khadra, pseudonimo femminile di Mohammed Moulessehoul, ex alto ufficiale dell’esercito algerino, ha sempre attinto ispirazione da una zona d’ombra della realtà contemporanea, facendo del suo cammino narrativo un percorso con tappe insolite (Algeria, Afghanistan, Iraq, Libano), un percorso tortuoso, fuori dalle strade battute dalla letteratura best-seller, muovendosi con audacia sull’instabile filo sospeso dell’attualità. Lo stile personalissimo dell’autore fatto di giochi di parole, metafore, fraseggio fra i linguaggi culturali francese e algerino, descrizioni poetiche, dialoghi serrati, è tenuto insieme dall’ironia, elemento fondante di Khadra che ormai, almeno in Francia e nel Maghreb, è diventato uno dei nomi di riferimento del nuovo noir e della narrativa popolare. 
Nei suoi romanzi troviamo un costante invito a riflettere sulla complessità del mondo mediorientale. Su come fare delle scelte, su come le scelte, nella vita, possano essere ostacolate, a volte cancellate dal fato. Nonostante l’autore affronti sempre dei temi molto rischiosi, non cade mai nella facile scorciatoia della polemica o della pressapochezza mediatica. La sue storie sono sobrie, commoventi senza mai diventare patetiche, appassionanti dal punto di vista narrativo. Senza dare giudizi, Khadra lascia che sia il lettore a darne. Non intende spiegare tutta la storia del mondo arabo, ma un percorso quotidiano sul perché violenza, spesso, genera violenza. Una modalità che può catturare le persone che vogliono avvicinarsi a un tema così ostico e non intendono incominciare con volumi storiografici, spesso di parte, che lasciano il tempo che trovano. 
Lo stesso Khadra tempo fa ha detto: “Per leggere i miei libri, è necessaria un po’ di intelligenza”.

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Lorenzo Mazzoni è nato a Ferrara nel 1974 e ha abitato in Inghilterra, Francia, Egitto, Yemen. Ha pubblicato numerosi saggi, reportage e romanzi, fra cui "Il requiem di Valle Secca" (Tracce, 2006); "Ost, il banchetto degli scarafaggi" (Edizioni Melquìades, 2007); "Le bestie/Kinshasa Serenade" (Momentum Edizioni, 2011); "Porno Bloc. Rotocalco morboso dalla Romania post post-comunista" (fotografie di Marco Belli; edizione bilingue italiano/romeno; Lite Editions, 2012). È il creatore dell’ispettore Pietro Malatesta, protagonista dei noir (illustrati da Andrea Amaducci ed editi da Momentum Edizioni) Malatesta. "Indagini di uno sbirro anarchico" (2011; Premio Liberi di Scrivere Award) e "Malatesta. La Tremarella" (2012). Diversi suoi reportage e racconti sono apparsi su “il manifesto”, “Il Reportage”, “East Journal”, “Il reporter” e “Torno Giovedì”. Collabora con “il Fatto Quotidiano”. Vive tra Milano e Istanbul. 

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