mercoledì 8 maggio 2013

Editoriaraba - Il Prix Goncourt de la nouvelle 2013 a Fouad Laroui


Piccole, grandi soddisfazioni italiane

Per chi non lo sapesse, il Prix Goncourt de la nouvelle viene assegnato ogni anno a margine del Prix Goncourt...tout court. 
Sottigliezze a parte, lo scrittore ed economista marocchino che vive e insegna in Olanda, ha vinto il premio per il suo "L’étrange affaire du pantalon de Dassoukine", pubblicato dalla Julliard.
Fouad Laroui è stato recentemente in Italia proprio come ospite del Festival della letteratura francese, come rappresentante di quella francofonia di cui ancora non ho capito se sono più i francesi che ne sono orgogliosi, o quelli che questo concetto lo rifiutano.
Il riconoscimento letterario dato dall’Accademia Goncourt è un segnale molto positivo per quella letteratura che si esprime in francese, ma francesissima non è (citazione tratta dall’intervista con Amara Lakhous di ieri).
Restando in Italia, la nostra editoria può ben dirsi fiera: Fouad Laroui è stato tradotto proprio quest’anno in italiano da Del Vecchio Editore, che ha pubblicato la raccolta di racconti dal titolo "L’esteta radicale".
Nel panorama editoriale italiano, fiacco e senza fondi, dove si traduce solo quello che si vende di più, l’aver puntato su un “esordiente” poi risultato vincente deve essere stato un motivo di grande soddisfazione per la casa editrice. 
Quando poi allarghiamo l’orizzonte un po’ di più, e scopriamo che in inglese Laroui, nonostante una piccola lobby molto agguerrita, non è stato ancora tradotto, i motivi di soddisfazione raddoppiano.
Per un profilo completo dell’autore potete leggere l’articolo scritto da Rabii El Gamrani per "ResetDoc" (prima di sapere che Laroui avrebbe vinto).

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