Le radici del gelsomino
Le
grandi figure del passato numida
di
Touhami Garnaoui
Touhami Garnaoui è un
tunisino nato nel 1938 a Sousse che vive attualmente a Tarano, in provincia di
Rieti dov’è stato sindaco, primo maghrebino a ricoprire quest’incarico dal 2004
al 2009. Ha studiato a Parigi matematica, ingegneria, aerodinamica, economia e
si è diplomato al’Ensae, Ecole Nationale de Statistique et Administration
Economique. Docente universitario, ha lavorato nell’ambito della pianificazione
economica e di amministrazione del territorio. E’ stato tra l’altro capo
missione di cooperazione allo sviluppo per il Ministero degli Esteri in
Marocco. L’ho incontrato a Roma perché questo personaggio versatile, con una
grande preparazione filosofica e storica, si è interessato a me, essendo venuto
a conoscenza dei miei libri e del mio interesse per la Tunisia. Incredibile ma
vero. Ancora una volta una lettura che nasce da un incontro e un incontro che
nasce dal mondo dei libri. Ho iniziato a leggere questo esile e denso libro con
una certa esitazione e non senza qualche difficoltà, digerendo lentamente la
prima parte, divorando la seconda. All’inizio sono stata spiazzata dall’assenza
di riferimenti all’attualità eppure il titolo non può mentire, poi mi sono
accorta che l’autore vuole fare un lavoro di forte documentazione e
approfondimento ma con una giusta distanza, lasciando che il lettore si
incammini sul binario della storia per fare il proprio cammino. Nessuna tesi ma
tutti gli strumenti per ricostruire le fondazioni del Mediterraneo. E’ molto
interessante la prospettiva, la rilettura della storia romana in ottica
mediterranea perché si amplia la prospettiva e la sfaccettatura interpretativa,
mentre si è abituati ad ad ascoltare un dialogo come un monologo. Purtroppo continuiamo
a leggere la storia dei popoli separatamente senza sincronicità. La seconda
ragione è la geografia storica che è fondamentale per comprendere l’atlante
storico. La famosa battaglia di Zama finalmente so dov’è perché si tratta di
una località vicino a el-Kef in Tunisia, nell’interno e così Utica di Catone è
l’insediamento archeologico relativamente vicino a Tunisi. La Numidia prende un
volto con dei contorni e così via. Rileggere l’antichità significa, sembra dire
Garnaoui, riportare all’attenzione il Mediterraneo come crocevia e la
centralità del Maghreb in generale, di Cartagine in particolare che evidenzia
come i Fenici sceglievano strategicamente le proprie colonie. Tunisi sorse
sulle sue rovine ma non riuscì ad ereditarne la raffinatezza, a dispetto della
storia che ha sempre dimenticato e marginalizzato l’Africa dallo scacchiere
internazionale. Eppure per Roma il nord Africa, la ‘vecchia’ e la ‘nuova’
Africa come fu ribattezzata ebbe un ruolo centrale. Il nostro autore sembra
dire che il Maghreb, la Tunisia in particolare, hanno visto abortire qualsiasi
tentativo di risveglio perché è più facile entrarvi che uscirvi, dal punto di
vista geografico e poi per una ragione che definisce ‘istituzionale’: come
molti paesi di tutto il continente, si tratta di una miriade di popoli
eterogenei costretti a vivere sotto la stessa bandiera ma con usi, costumi e
credenze completamente diverse. In effetti Augusto alla fine riuscì ad
unificare l’immensa provincia dall’Egitto, all’attuale Libia – Cirenaica e Tripolitania
- Tunisia, Numidia, fino agli attuali territori algerini, marocchini e della
Mauritania, grazie anche alle divisioni interne e alla rivalità, in particolare
nei confronti dei berberi. I popoli del Maghreb infatti non reagirono
all’avanzata dei Romani unendosi ma alimentando e approfittando per scatenare
guerre e faide interne e fu la fine. Una lezione che la storia non sembra aver
imparato. I comportamenti dei ‘conquistatori’ invece sembrano sempre gli
stessi, esercitarsi nel gioco di potere e marginalizzazione tra il centro e la
periferia dell’Impero e sfruttare i territori della provincia dove già allora
c’era ricchezza prodotta a costi molto più convenienti, rilancio della
schiavitù nell’ultima parte delle guerre puniche perché la manodopera a basso
prezzo cominciava a scarseggiare. Insomma una sorta di ‘delocalizzazione’
selvaggia ante litteram. E ancora dinamiche tra oppositori e collaborazionisti,
come il caso di Tolomeo II di Numidia, esempi che illuminano quello che sarebbe
venuto.
Le radici del gelsomino
Le grandi figure del passato numida
di
Touhami Garnaoui
Book Sprint Edizioni
Euro 14.10
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