mercoledì 8 gennaio 2014

Editoriaraba - Arabic Booker 2014: annunciati i 16 romanzi concorrenti

Comincia il countdown per sapere chi vincerà l’annuale premio internazionale per la narrativa araba. Ma andiamo per gradi. Poco fa sono stati annunciati i 16 romanzi in gara, selezionati tra 156 titoli provenienti da 18 paesi: eccovi autori, titoli e case editrici.

Pochissimi nomi femminili e molti nomi già noti anche in Italia:

Ibrahim Abdelmeguid, Alessandria nelle nuvole, Dar El Shorouq (Egitto)

Badryah El-Bishr, Canzoni d’amore a via al-Asha, Dar al Saqi (Arabia Saudita)

Antoine Douaihy, Il portatore della rosa viola, Arabic Scientific Publishers (Libano)

Amir Tag Elsir, 366, Arabic Scientific Publishers (Sudan)

Youssef Fadel, Un raro uccello blu che vola con me, Dar al-Adab (Marocco)

Ismail Ghazali, La stagione della pesca del luccio, Dar al-Ayn (Marocco)

Ismail Fahd Ismail, La fenice e l’amico fedele, Arabic Scientific Publishers (Kuwait)

Inaam Kachachi, Tashari, Dar al-Jadid (Iraq)

Khaled Khalifa, Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città, Dar al-Ayn (Siria)

Ashraf al-Khamaisi, La terra d’esilio di Dio, al-Hadara (Egitto)

Waciny Laredji, Ceneri d’Oriente: il lupo cresciuto nella terra selvaggia, al-Jamal (Algeria)

Abdelrahim Lahbibi, I viaggi di Abdi, figlio di Hamriyya, Africa East (Marocco)

Ahmed Mourad, L’elefante blu, Dar el-Shorouq (Egitto)

Ibrahim Nasrallah, Il balcone sull’abisso, Arabic Scientific Publishers (Giordania-Palestina)

Abdel Khaliq al-Rikabi, La triste notte di Ali Baba (Iraq)

Ahmed Saadawi, Frankenstein a Baghdad, al-Jamal (Iraq)

L’IPAF (International Prize for Arabic Fiction), o Arabic Booker, è stato istituito nell’aprile del 2007 dall’ente per il turismo e la cultura degli Emirati Arabi Uniti, con il supporto della Booker Prize Foundation di Londra, con l’obiettivo di dare un riconoscimento alla narrativa in arabo di qualità, premiare gli scrittori e aumentare il numero di lettori di questa letteratura attraverso la traduzione.

È il premio letterario arabo più importante del mondo, ma la sua importanza non è confinata entro la regione araba bensì si estende anche al di fuori: il vincitore e i 6 romanzi che arrivano in finale ricevono un bel po’ di attenzione a livello internazionale e hanno l’opportunità di farsi conoscere al pubblico e agli editori stranieri.

Gran parte di quanto viene tradotto dall’arabo in termini di narrativa ogni anno infatti tra origine proprio dai titoli che arrivano nella finale o nella longlist del premio. E basta scorrere i titoli pubblicati in italiano negli anni precedenti per rendersene conto: fatte salve le debite eccezioni, nei premi precedenti ritroviamo nomi come Elias Khoury (Einaudi-Feltrinelli), Hoda Barakat (Ponte alle Grazie-Jouvence), Jabbour Douaihy (Feltrinelli), Youssef Ziedan (Neri Pozza), Mohammed al-Achaari (Fazi), Raja Alem (Marsilio), Rabee Jaber (Feltrinelli), Ali al-Muqri (Piemme), Khaled Khalifa (Bompiani), Habib Selmi (Mesogea), Amir Tag Elsir (Nottetempo), Sahar Khalifa, Alawiya Sobh (Mondadori).

Lo scorso anno il primo premio è andato al giovane scrittore kuwaitiano Saoud al-Sanousi per il suo romanzo Gambo di bambù. Negli anni precedenti avevano vinto il premio: Rabee Jaber con I drusi di Belgrado (2012), Mohammed al-Achaari con L’arco e la farfalla e Raja Alem con Il collare della colomba (2011), Abdo Khal con Lanciando scintille (2010), Youssef Ziedan con Azazel (2009), Bahaa Taher con L’oasi del tramonto (2008).

Il premio viene assegnato ogni anno ad Abu Dhabi nella serata che precede l’inaugurazione della Fiera internazionale del libro di Abu Dhabi, una delle più glamour, scintillanti e fotografate fiere del libro del mondo arabo.

I 16 romanzi verranno ristretti a 6 e la rosa dei finalisti verrà annunciata il prossimo 10 febbraio ad Amman in Giordania. Nell’occasione verranno anche svelati i nomi dei giudici che hanno selezionato i titoli in lizza. Di solito si tratta di critici letterari, accademici, scrittori e intellettuali arabi e internazionali.

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