giovedì 12 giugno 2014

“Mohamed, riprendi la tua valigia...” Tragedia in quattro atti Touhami Garnaoui

Lunedì, 09 Giugno 2014 Ilaria Guidantoni

Teatro nel teatro, un dramma mediterraneo che rivela l'esplosione ancora in corso dei fermenti arabi e l'implosione della riva nord come sistema altrettanto fallito. E' un viaggio esistenziale ed etico che nell'incontro e scontro tra due civiltà costringe entrambe a una riflessione su se stesse, nonché ad un ripensamento dei propri difetti, ai limiti di ogni posizione. Certamente è una critica feroce alla mortificazione e incomprensione della donna, vittima prescelta di ogni società, ma anche analisi spietata sulle donne. Un testo asciutto, graffiante e di grande onestà intellettuale.

E' il secondo libro che leggo e recensisco dell'intellettuale italo-tunisino Touhami Garnaoui, molto diverso dall'altro, un saggio storico politico, ma con un elemento comune. La riflessione autentica non è mai locale, né tanto meno localistica. E' sempre uno sguardo aperto su un orizzonte che, nello specifico, chiama in causa il Mediterraneo.

In questa tragedia c'è un doppio binario, quello storico politico, a cavallo delle recenti rivolte del mondo arabo in particolare quella Tunisia, che è stata la miccia che ha dato il là alla deflagrazione; e quello etico esistenziale, che in un'ultima analisi riguarda la coscienza personale anche se ognuno di noi è, almeno in parte, vincolato ai cromosomi della propria formazione. La storia è narrata dalla parte delle donne che, sottolinea l'autore, soprattutto - ma non solo (ndr) - nel mondo arabo fanno le spese dei mali della società. Tre sono le figure femminili che emergono dal racconto e che sembrano incarnare bene le contraddizioni del mondo tunisino. Se infatti la vicenda si svolge in un villaggio raro non bene precisato, tutto lascia supporre che si tratti della Tunisia al di là della provenienza dell'autore.

L'articolo integrale su Saltinaria.it

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