mercoledì 5 novembre 2014

“Siracusa”. Dizionario sentimentale di una città, di Giuseppina Norcia

Ilaria Guidantoni Mercoledì, 29 Ottobre 2014

Una passeggiata attraverso il tempo con la voglia di rendere viva Siracusa e non solo vetrina e museo di un passato lontano; lo sguardo colto, puntuale, con dovizia di riferimenti ed insieme una guida insolita per conoscere la città, l’angolo della Sicilia del sud-est, chiasmo greco-arabo, confluenza di due mari, terzo polo tra Catania e Palermo, imponenti e assolutiste. Non un saggio, ma un racconto in presa diretta, a tratti divertito, che spazia dai monumenti ai personaggi più lontani come Archimede e Platone quanto vicini come Elio Vittorini. Un mosaico che ci viene restituito nella sua interezza, tra sapori, profumi, ricette, note storiche e di costume e la voglia di renderne l’unicità.

Ogni libro, prima di essere il contenitore di informazioni, è un incontro e il mio è doppio, con la Siracusa dei miei anni liceali e con una sua concittadina. La città, che ho visto solo una volta, tutto sommato distrattamente, è un ricordo profondo ed emozionale perché è stato l’incontro con la tragedia greca che resta a mio parere il fondamento del teatro, a tutt’oggi di grande attualità. Tra l’altro Siracusa è molto nota in Tunisia dove c’è una collaborazione stretta con l’Istituto del Dramma Antico e sicuramente sono più i Tunisini che gli Italiani che la conoscono. La Siracusa che ho conosciuto “greca”, l’ho riscoperta “araba”. Bene, questo libro di Giuseppina Norcia illustra il dialogo e l’intreccio tra queste due culture dove gli “antichi Francesi” hanno inserito il proprio contributo. Forse per noi è più nota l’eredità greca, almeno in quella parte della Sicilia. L’altro incontro legato a questo libro è quello con la scultrice siracusana Roberta Conigliaro, amica dell’autrice, che me l’ha regalato insieme a suggestioni di questo mondo che ho ritrovato nelle sue terrecotte.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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