lunedì 21 settembre 2015

Sabato 26 settembre 2015 "Rischi e opportunità della Mediterraneità" - Giallolatino

 Appuntamento a Latina con GialloLatino

Rischi e opportunità della Mediterraneità

Sabato 26 settembre 2015
Dalle 10.00

Hotel Miramare
Lungomare, 3 - Latina

Un convegno sulle opportunità del Lido di Latina a ritmo di inchieste giornalistiche e di romanzi. Uno sguardo nel microcosmo per allargare poi l’occhio nell’area mediterranea. Il titolo è “Le opportunità del Mediterraneo. Il Lido di Latina risorsa o rimpianto?”: un modo di confrontarsi con romanzi che odorano di mediterraneità e con interventi di professionisti latinensi che vivono la Marina come un’opportunità.
Nel mezzo due romanzi di spessore, quello di Ilaria Guidantoni e quello di Cappi, che non si rifiuteranno certo di lanciare un loro giudizio sul Lido di Latina.
E lo faranno senza fronzoli e senza miele. Interventi di livello, da giornalisti ad architetti a progettisti a romanzieri. Un appuntamento immancabile che ci dirà se il lido di Latina è una risorsa o un rimpianto.
 
INTERVENTI PREVISTI

MATTEO COLUZZI, architetto, estensore di progettualità attinenti al NewciMed, acronimo di Nuove Città del Mediterraneo - NewCiMed. Il Comune di Latina è  capofila, il progetto intende valorizzare l'identità culturale e le capacità di pianificazione dello sviluppo territoriale delle cosiddette "città nuove", realtà dinamiche e diffuse nell'area mediterranea, di cui Latina è esempio importante. Una città nuova è una comunità creata, a partire dalle sue origini, seguendo uno specifico progetto di crescita sociale, culturale ed economica in un'area non ancora sviluppata. Gli obiettivi specifici del progetto sono dunque molteplici e vanno dalla valorizzazione del patrimonio culturale delle città nuove all'elaborazione di piani strategici per lo sviluppo integrato (cultura, produzione, ambiente, società) del territorio locale con l'obiettivo di potenziare la coesione sociale e il dialogo multiculturale. Pare che Latina stia valutando l’ipotesi di una candidatura Unesco.

GRAZIELLA DI MAMBRO, giornalista, che ha firmato inchieste tra le più scottanti nel territorio pontino: dalle rotte sospette dei traffici italo-somali degli anni 90 fino al deposito di materiale ferroso

ALGA MADIA, giornalista, direttore di ED Essere Donna Magazine, direttore responsabile dell'emittente privata Tele In, nonché di Pocket Magazine, che interverrà sulle problematiche del Lido rispetto alla sua attività professionale. considerandole da un punto di vista sociale e di reale ricettività per un turismo, che allo stato attuale, stenta il decollo e risulta essere fortemente lontano dagli interessi politici locali che da sempre hanno sbandierato iniziative colossali durante le campagne elettorali, nei fatti hanno spesso mostrato il quasi totale disinteresse, per una marina che non meno delle altre del litorale laziale, avrebbe potenzialità e ampi spazi di crescita. . ;

GIAN LUCA DI COCCO, imprenditore ed ex assessore al turismo di Latina, che interverrà come operatore storico del lido, profondo conoscitore delle problematiche cronicizzate del territorio e  di qualche eventuale suggerimento sul suo sviluppo;

STEFANIA NARDINI, scrittrice e giornalista, sarà presente al festival presentando il suo ‘Jean Claude Izzo. Storia di un marsigliese’, biografia sì del grande scrittore francese di origine italiana, ma che nel tempo è divenuto un manifesto della mediterraneità, della multietnicità e della multiculturalità, del mosaico visto come ricchezza e non come diversità da guardare con sospetto.


CLEMENTE PERNARELLA, attore, regista e produttore culturale. Come rilanciare il territorio se non attraverso le attrattive della cultura?


ILARIA GUIDANTONI
«Se oggi mi chiedessi da dove vengo, Filippo, ti direi che sono mediterranea. Nessun vezzo intellettualistico né vena romantica. Mi sento una donna mangiata dal sale che da troppo tempo guarda le frontiere solo dal sud. Le ho guardate così a lungo che quelle barriere sono diventate il mio orizzonte, fluido. Disorientata, mi sono persa nel blues della vita...». Ecco, basterebbe questo incipit per farvi innamorare di ‘Corrispondenze mediterranee, viaggio nel sale e nel vento (OltreEdizioni) della giornalista e scrittrice Ilaria Guidantoni. Il romanzo racconta un viaggio nel Mediterraneo, nello spazio e nel tempo, pur essendo la vicenda contemporanea e prendendo avvio all’indomani delle rivolte arabe, attraverso Paesi diversi, snodandosi “come un percorso iniziatico”: quello di una donna francese, protagonista e voce narrante. Così il cammino di Eloïse diventa metafora dell’esistenza come nomadismo, della ricerca collettiva del senso della vita, dell’Europa che ritrova se stessa solo grazie alle corrispondenze mediterranee della sponda Sud.

ANDREA CARLO CAPPI
Una spy story colma di intrecci, colpi di scena, tra fiction e cruda realtà, con un passaggio (rapido) anche al Lido di Latina. Il romanzo ‘Nightshade – Operazione ISIS’ racconta in flashback la vera storia dell’ISIS dalle sue origini, e di un lotto di vecchie armi chimiche di Saddam Hussein che i soldati USA non sono riusciti a distruggere (realmente accaduto) e cadute in mano all’ISIS lo scorso anno (quasi certamente accaduto). Inoltre è in gioco il carico delle armi chimiche che al Assad ha consegnato all’Occidente e transitato da Gioia Tauro (realmente accaduto) una parte del quale viene rubato dalla ‘ndrangheta, in particolare da un boss impegnato negli appalti Expo 2015, che vorrebbe rivenderli all’ISIS ma poi trova un nuovo acquirente. L’agente Nightshade in missione a Teheran a fine 2014 riesce a tirare fuori dai guai un funzionario dei servizi segreti iraniani impegnati in uno scontro di potere in patria; dopodiché questi comincia a passare alla CIA info riservate scoperte sull’ISIS, tra cui un piano che potrebbe avere come probabile bersaglio di attacco chimico Roma. Servizi segreti USA e italiani incaricano Nightshade di formare una sporca cinquina per dare l’assalto nel Mediterraneo alla nave dell’ISIS che dovrebbe sbarcare le armi chimiche ad Anzio per trasportarle verso... piazza San Pietro. E non solo.

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