“Grazia Deledda. I luoghi gli amori le opere” di Rossana Dedola
Scritto da Ilaria Guidantoni Mercoledì, 31 Maggio 2017
La critica letteraria esce dall’accademia per ricostruire senza la rigidità della cronologia o delle tematiche la figura a tutto tondo di un premio Nobel d’eccezione troppo presto dimenticata: Grazia Deledda. Attraverso un carteggio inedito, a 80 anni dalla morte della scrittrice nuorese e a 90 dal Nobel, il libro e la ricerca appassionata di Rossa Dedola conferma il respiro europeo di una grande donna sarda. Un testo che restituisce un affresco della cultura italiana e dei suoi intrecci internazionali, fino alla lontana india del poeta Tagore e del letterato Angelo De Gubernatis: di come il Paese legge il mondo e di come l’Italia viene letta nel primo Novecento. Al centro un ritaglio psicologico del quale l’autrice del libro evidenzia come il premio e la condanna della Deledda sia stata la sua “invenzione”, la Sardegna, un’isola sui generis, eppure fortemente mediterranea, tra culti ancestrali e aperture verso il futuro, proprio come la sua protagonista. Catalizzatrice di problemi sociali e di un’emancipazione femminile tra le righe che non aveva bisogno di ideologie e proclami e che sapeva far convivere in sé la società maschilista sarda con quella matriarcale per necessità. Il libro è anche l’occasione per riflettere sul tema della corrispondenza come stile di vita.
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