“Le chant des ruelles obscures” di Ahmed Mahfoudh
Scritto da Ilaria Guidantoni Domenica, 30 Luglio 2017
Un canto popolare rivive attraverso le avventure e le disavventure del protagonista fino all’epilogo tragico di una storia d’amore che racconta allo stesso tempo una città: Tunisi, affascinante e lacerante, quella dei vicoli oscuri, come dice il titolo, del dolore e della disperata voglia di sognare. Attraverso l’infanzia povera e i deragliamenti del narratore, la ricostruzione del mondo dello spettacolo, dagli epigoni del caffè chantant al recupero delle tradizioni che raccontano un mondo di intrecci sociali, crocevia di popoli, fino ai nostri giorni, alle contestazioni che hanno portato alla rivolta del 2011. Al centro il canto del mezoued che diventa l’interprete di un mondo lacerato e desideroso di evasione.
E’ un romanzo e anche il canto di una città, un canto che diventa musica, la storia di un ragazzo che nasce negli anni Sessanta del Novecento, in un quartiere popolare di Tunisi, povero ed escluso con un’infanzia difficile della quale a poco a poco si ricostruisce la trama, segnatamente con la morte della madre.
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