domenica 22 aprile 2018

Mario Scalési, poeta dimenticato tra le due rive. La lettura di Beatrice Monroy


“Ragazzo di razza incerta” di Beatrice Monroy

Scritto da   Domenica, 22 Aprile 2018 
“Ragazzo di razza incerta” di Beatrice Monroy
Una singolare rilettura di un poeta dimenticato in vita come dopo la morte, sospeso e condannato per questo, perché di razza incerta, tra l’Italia, anzi la Sicilia e la Tunisia, con ascendenze maltesi. Una breve vita minata nell’anima e nel corpo e una sola via di fuga: la poesia che diventa allo stesso tempo la sua condanna. Beatrice Monroy ci restituisce l’uomo Scalési, lo Scalisi fattosi francese, che vive di parole e per la parola, il dietro le quinte di una vita in sordina. Gli rende giustizia, riportando la memoria su una figura importante e sconosciuta, non fosse per pochi appassionati tra la Tunisia e la Sicilia. Un ritratto implacabile anche di una burocrazia crudele, ieri come oggi, che riduce un uomo fragile, poeta a un numero, matricola 8883. Un affresco sullo sfondo, infine, del potere della lingua nella vita, segno di appartenenza o di esclusione.

Beatrice Monroy, conosciuta a Tunisi in occasione di un convegno internazionale di studi mediterranei, dedicato nell’edizione 2018 ai miti, alla lettura e alle parole per descrivere il mare nostrum, è una palermitana, narratrice e autrice di testi teatrali e radiofonici (RadioRai) e conduttrice di laboratori di scrittura e narrazione; è essa stessa autrice di libri e poemi. In questo esile libro, Ragazzo di razza in certa, con uno stile godibile ci restituisce in una sorta di docufiction, la vita ingrata di questo poeta quasi sconosciuto eppure meritevole.
Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni-libri/libri/ragazzo-di-razza-incerta-di-beatrice-monroy-recensione-libro.html

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