lunedì 16 luglio 2018

La Palermo torrida, conturbante e antica di Giuseppina Torregrossa


“Il basilico di Palazzo Galletti di Giuseppina Torregrossa

Scritto da   Lunedì, 16 Luglio 2018 
Un romanzo dai toni noir e rossi come la passione travolgente, vestita di bianco etereo, trasparente come la pelle candida e sottile della protagonista. Un libro conturbante che ha il sapore antico delle storie di passioni e intrighi, forse anche per l’ambientazione: una Palermo torrida nei giorni del Ferragosto, con l’acqua che scarseggia; palazzi nobili decadenti; un’aristocrazia frivola e ignara delle lacerazioni della vita; uno stile impeccabile che copre vicende torbide. Stile elegante che mescola la lingua dialettale all’italiano colto, e lo condisce con un’ironia sapiente, velata quanto graffiante che sa di sicilianità.

Giuseppina Torregrossa è una narratrice sapiente, quasi involontaria e per questo affabulatrice, scrittrice per caso all’esordio, si è rivelata capace di misurarsi con l’arte autentica del romanzo sposando tradizione e sensibilità contemporanea, un occhio attento ai fremiti sociali della generazione nel passaggio dalla giovinezza alla maturità: non possono mancare accenti noir, commissari e soprattutto commissarie, delitti passionali, vizi e tendenze della sessualità torbida di cui la Sicilia è culla e che oggi si ammantano di nuovi toni.
La città di Palermo è protagonista, come una colonna sonora che attraversa il libro, d’altronde è per Giuseppina Torregrossa il suo altrove, città di bellezza struggente che ad un tratto si popola di una vita brulicante, povera ma non misera, come quella dei mercati – il Capo tra gli altri – di prostitute dal cuore tenero e di sguardi pettegoli e in fondo comprensivi

Per una lettura completa dell'articolo, http://www.saltinaria.it/recensioni-libri/libri/il-basilico-di-palazzo-galletti-di-giuseppina-torregrossa-recensione-libro.html

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