LE
INFINITE RAGIONI
Il
manoscritto segreto di
Leonardo
da Vinci
Di Giuseppe Bresciani
In occasione delle celebrazioni, nel 2019,
del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, Albeggi Edizioni
pubblica un sofisticato romanzo storico, Le
infinite ragioni, in cui l’autore ricostruisce l’ultimo diario, il Manoscritto di Amboise, in
cui Leonardo da Vinci, debilitato e amareggiato dalla vita, testimonia la sua
ultima stagione. Il genio fiorentino ha accettato di trasferirsi in Francia,
ospite del re Francesco I, dove vivrà dal tardo autunno 1517 al 2 maggio 1519,
giorno della sua morte. Nella dimora di Cloux, sulle rive della Loira, egli
spende le residue energie per compiacere la corte e consolidare la sua fama.
Decide altresì di scrivere un diario che è una sorta di memoriale intimo e
insieme registro dei fatti di cronaca. Fin dalle prime pagine, si snoda il
racconto commovente del tormento fisico e dell’anima che lo attanaglia. Il suo
è un esilio dorato; se pur circondato da pochi intimi fedeli e cortigiani
premurosi, avverte il senso della vacuità e della fugacità dell’esistenza.
Colto da interrogativi maniacali, vessato da rimpianti e ricordi laceranti,
confessa la sua pena con pudore. Egli avverte, gradualmente, che la serenità in
cui è immerso è fittizia. La corrispondenza e gli incontri con uomini famosi
del suo tempo, i brevi viaggi, i progetti ambiziosi affidatigli dal re, l’arte
e la scienza, il ritorno inquietante del passato e i vani tentativi di mettere
ordine nella sua vita gli procurano tormento. Solo i fogli ai quali rivela i
suoi stati d’animo e affida i ricordi gli danno sollievo. E quando la
considerazione del re e della corte scema e le sue condizioni di salute
peggiorano, rendendolo la triste controfigura di ciò che fu, trova il coraggio
di scavare più a fondo nel suo animo e riconoscere la natura segreta delle sue
passioni. Privo di remore, confessa a se stesso verità da sempre taciute. Nei
fogli destinati ad essere raccolti e trasformati in un manoscritto prezioso da
Francesco Melzi, emerge la vera identità di Monna Lisa, la complessità dei suoi
rapporti con le donne e con il corpo maschile, la sua combattuta religiosità,
la sua forza e insieme fragilità. Con un finale che farà riflettere il lettore
sulle origini del grande genio, cultore della conoscenza esoterica.
Giuseppe Bresciani, dopo L’inferno chiamato Afghanistan (2012), Il cantico del pesce persico (2013) e La frontiera (2016), è alla sua quarta
prova narrativa, frutto di una ricerca storica e psicologico-spirituale grazie
alla quale ha saputo immedesimarsi in un Leonardo senza veli, disegnando una
figura umana non meno straordinaria di quella universalmente nota dell’artista
e dell’inventore.
Edizioni: Albeggi Edizioni
Collana: Infiniti modi di viaggiare
Genere: narrativa italiana, romanzo storico
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