"IL SOLE
DEI MORENTI"
di Jean-Claude Izzo
di Jean-Claude Izzo
In occasione del Festival delle Storie, edizione 2012, della Valle di Comino, ho incontrato Stefania Nardini, autrice de’ "L'ultimo dei marsigliesi". Chi fosse il protagonista del libro me lo ha rivelato lei stessa, Jean-Claude Izzo, una sorta di Bukowski francese, oserei definirlo, con il sole del Mediterraneo, il sapore di quell'intreccio di culture che si respira anche tra gli ultimi. C'è un romanticismo, sconosciuto all'altro scrittore, che pure in certi testi ho riscontrato. Soprattutto nelle pagine di Izzo sopravvive la speranza, una sorta di fede nella vita e una profonda compassione per il genere umano. E' questo l'ultimo libro dello scrittore morto prematuramente e quasi una profezia della sua fine.
Rico passa
la vita a cercare l'amore che non trova; affidandosi a quello sbagliato perde
tutto e si riduce a vivere da mendicante per strada, tra gli ultimi. Un
affresco di disperati che si confortano con il racconto delle disgrazie
reciproche. Non c'è nel libro l'astio di una guerra tra poveri. Quando gli
muore Titi, l'ultimo amico, in una stazione del metrò di Parigi, Rico decide
che tanto vale morire al sole, il sole dei morenti. Intraprende così un viaggio
verso il sud, obiettivo Marsiglia, alla ricerca immaginifica di Lea, il suo
amore incompiuto.
Il
linguaggio alterna la durezza e scabrosità del mondo dei diseredati a punte di
lirismo a sorpresa come nei titoli dei capitoli che in certi passaggi ricordano
"On the Road" di Jack Kerouack.
L'incontro d'amore resta più forte di ogni altra sensazione, forse perfino del sole e del mare e ci dice che la carnalità accoglie oltre che talvolta distrugge. Non si sa perché continuiamo a pensare che i sogni siano più belli della realtà. Sono pur sempre volatili e inconsistenti e in effetti questo io lo penso da molto tempo.
L'incontro d'amore resta più forte di ogni altra sensazione, forse perfino del sole e del mare e ci dice che la carnalità accoglie oltre che talvolta distrugge. Non si sa perché continuiamo a pensare che i sogni siano più belli della realtà. Sono pur sempre volatili e inconsistenti e in effetti questo io lo penso da molto tempo.
Le ultime
pagine raccontano una tenerezza struggente fino alle ultime immagini di due
mani che si intrecciano guardano il mare dove un'onda si infrange contro il
faro sotto un sole freddo, il sole dei morenti.
La vita, sembra dire il libro, è comunque più forte di tutto e ci sorprende sempre.
La vita, sembra dire il libro, è comunque più forte di tutto e ci sorprende sempre.
"IL SOLE dei morenti"
di Jean-Claude Izzo
e/o euro 10,00
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