venerdì 8 novembre 2013
Editoriaraba - Il Prix de la jeune littérature arabe va a Jabbour Douaihy per “San Giorgio guardava altrove”
Lo scrittore libanese è conosciuto in Italia per due romanzi, entrambi pubblicati da Feltrinelli e tradotti da Elisabetta Bartuli: Pioggia di giugno (2010) e San Giorgio guardava altrove, uscito in italiano lo scorso anno e con cui Douaihy ha vinto il premio.
Il Prix de la jeune littérature arabe era stato lanciato a giugno di quest’anno dal famoso Institut du Monde Arabe di Parigi e dalla Fondazione Jean-Luc Lagardére per promuovere gli scrittori arabi che scrivono in francese o che sono stati tradotti in francese dall’arabo, come nel caso di Douaihy.
I romanzi avrebbero dovuto raccontare il tema dei giovani nel mondo arabo e difatti il libro dell’autore libanese ha come protagonista Nizam, giovane libanese nato in una famiglia sunnita ma adottato da una famiglia cristiano-maronita. Allo scoppio della guerra civile nel 1975, tutte le contraddizioni del Libano esplodono e Nizam e la sua doppia “identità” non potranno non esserne toccati.
Gli altri finalisti sono stati:
Je suis né huit fois di Saber Mansouri (Éditions du Seuil); Amir di Nabil Naoum; tradotto dall’arabo da Luc Barbulesco (Actes Sud / Sindbad); Chibani di Ahmed Dich (Éditions Anne Carrière); Le dernier été d’un jeune homme di Salim Bachi (Flammarion);Biculturels. Se construire entre deux cultures di Hayat El Yamani (Éditions Anne Carrière); Le dernier seigneur de Marsad di Charif Majdalani (Éditions du Seuil); La Garçonne d’Alia Mamdouh; tradotto dall’arabo da Stéphanie Dujols (Actes Sud).
Della giuria invece facevano parte nomi noti anche a noi: gli scrittori marocchini Mohammed Berrada, Mahi Binebine (Prix du Roman arabe 2010) e Fouad Laroui (Prix Goncourt de la nouvelle 2013). E anche: Mustapha Bouhayati (direttore di Brunswick Art), Jean-Pierre Elkabbach (Europe 1), Gilles Gauthier (ex ambasciatore di Francia in Yemen e traduttore dei libri di Al-Aswani), Kaoutar Harchi (scrittore), e Alexandre Najjar (scrittore e avvocato).
San Giorgio guardava altrove, sesto romanzo dello scrittore, è stato anche nominato nel 2012 per il Prix international du roman arabe e nel 2011 aveva vinto il premio Hanna-Wakim 2011 come miglior romanzo libanese. Nel 2012 era risultato finalista anche al premio per la narrativa araba (IPAF/Booker arabo), assegnato poi ad un altro libanese, Rabee Jaber.
Douaihy l’anno scorso era stato invitato dalla Scuola Holden di Torino a tenere una lectio magistralis e poi dal Circolo dei Lettori per presentare il suo libro, appena uscito in traduzione italiana.
Qui potete rileggervi quello che Giacomo aveva scritto per il blog: Le storie vere di Jabbour Douaihy.
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