lunedì 19 ottobre 2015

“Vento d’autunno” di Dedo Di Francesco

Scritto da  Ilaria Guidantoni Giovedì, 15 Ottobre 2015

Torna Dedo Di Francesco con una delle sue storie delicate e venate di malinconia, una letteratura di intrattenimento ben scritta che difficilmente ormai si produce. Ambientata alla fine della Seconda Guerra Mondiale a Taranto e nei campi di prigionia degli italiani catturati nella battaglia di el-Alamein, come altri racconti di questo autore, è una storia con uno sfondo storico, documentato e ben circostanziato che forse è il pregio migliore che rende le piccole storie di tutti giorni, uniche per chi le vive, comuni per chi le ascolta, credibili e foriere di informazioni preziose.

Il nuovo libro di Dedo di Francesco, scritto come d’abitudine con un italiano curato da buona letteratura di intrattenimento, tenta la sfida di una prospettiva al femminile, non solo perché la protagonista che è anche la voce narrante è una donna e direi che l’autore riesce a mascherarsi – sempre che questo sia stato il suo reale intento – dietro Luisetta ma, a mio parere, per il tono della scrittura. Sembra attingere da uno stile “romantico”, con lunghe descrizioni di paesaggi e ambienti, il modello del diario intimo che si rivolge soprattutto ad un pubblico femminile. Protagonisti due giovani separati dalla guerra, dai costumi sociali, con la caparbietà e i sogni di chi ancora crede che l’amore possa tutto. La vicenda ha i sentimenti della coppia in primo piano, e il piano letterario del libro sembra assegnare questo ruolo al vento, il vento d’autunno, stagione malinconica ma anche di ristoro, che segna la ripresa della vita, quasi una colonna sonora della vicenda.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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