martedì 6 dicembre 2016


"La terre et le sang" di Mouloud Feraoun

Scritto da   Martedì, 06 Dicembre 2016 
"La terre et le sang" di Mouloud Feraoun
La letteratura algerina del Novecento conferma la narrazione poetica nello stile nutrita della lacerazione tra le due sponde del Mediterraneo: il destino di molti di appartenere in qualche maniera altrettanto autenticamente alla Fracia e all’Algeria. Un affresco della voce dell’Algeria rurale e del nomadismo cabilo dove il villaggio, la tribù, rappresentano il rifugio, l’ancora e la condanna di una sorta di collettivo ancestrale al quale non si sfugge.

Il tomanzo di Mouloud Feraoun, scrittore cabilo algerino francofono nato l’8 marzo 1913 a Tizi Hibel nell’Alta Kabylie (antico comune misto di Fort Nazionale) il cui nome è Aït-Chabane mentre Feraoun gli è stato attribuito dallo stato civile francese, è un affresco narrativo di un periodo dell’Algeria che ne ha segnato l’età moderna.

Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni-libri/libri/la-terre-et-le-sang-di-mouloud-feraoun-recensione-libro.html

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