martedì 22 maggio 2012

Milano Libri festeggia i suoi primi 50 anni - Teatro Franco Parenti (Milano)


da Saltinaria.it
Recensioni spettacoli teatrali/eventi
Scritto da Ilaria Guidantoni   
Martedì 22 maggio 2012


Appuntamento al Teatro Franco Parenti di Milano per l’editoria e il mondo della cultura. Più di una festa di compleanno, più di un happening - brutto termine modaiolo di appuntamenti indefiniti - oltre il reading, vicino all’incontro teatrale che non può dirsi spettacolo nel senso classico ma incontro sul palcoscenico, di amici prima che di personaggi.
A condurre la serata Andrée Ruth Shammah, dal 1989 responsabile unica del Teatro Franco Parenti, fondato nel 1972 e dedicato all’attore del quale porta il nome. Il tono di una buona amica, senza prosopopea, con la discrezione di restare dietro le quinte, tra ricordi che si alternano, tutti vividi di emozioni. Non una celebrazione, ma un incontro per condividere ricordi certamente, ad alimentare il presente e nutrire il futuro. Nulla di stantio, affettato, patinato.
Lo spirito di Annamaria Gandini, per quel poco che ho avuto modo di conoscerla – in occasione della presentazione del mio ultimo libro a Milano – non è stato tradito. Francesco Micheli parla degli inizi della Libreria quando a Milano c’era la Galleria del Corso, che riuniva gli editori musicali; il Piccolo Teatro di Franco Parenti e del giovane Dario Fo; la Scala di Paolo Grassi. Mentre ora tutto diventa un “progetto turistico”. Una definizione lapidaria e assolutamente centrata.
Inizia lo spettacolo tratto dalla lettura in forma semiscenica, scritto da Annamaria Gandini, che racconta semplicemente la storia della MilanoLibri, mezzo secolo di cultura e incontri nella città che si è trasformata. L’avventura partita e nutrita dall’entusiasmo di tre ragazze, amiche – Annamaria Gandini, Laura Lepetit e Vanna Vettori - sprovvedute ma tenaci e acute e la storia di un successo che non ha snaturato il senso di una libreria, luogo di incontro prima che di vendita di libri, di discussione e non di commercio di parole. Sull’improvvisazione pianistica hanno letto Anna Nogara e Patrizia Zappa Mulas, con due interventi di Lella Costa (in video) che interpreterà proprio Annamaria Gandini. Sono gli anni del rock & roll, anche in salsa italiana, gli anni della casa discografica “Ricordi” di Giovanni Gandini.
Il libro è un ritratto della Milano del passato che però guarda al futuro, senza arrendersi alla crisi del mondo editoriale e della lettura. Tra le tante curiosità il debole della libreria per l’editoria nascente o il grande incontro con Vito Laterza nel 1963 che le fece fare il salto di qualità di ‘libreria colta’. Forse non durò molto il sodalizio ma lasciò almeno un’eredità importante. La casa editrice barese aveva pubblicato “Morte di un Inquisitore” di Leonardo Sciascia che divenne amico della libreria. Nel 1964 fu la volta dei tascabili inglesi ai quali fu dedicata una mostra. Fu così che Alberto Arbasino fece una scorpacciata letteraria a Milano Libri.
Poi il grande incontro con Linus, grazie a Ciccio Mottola che, al ritorno dagli Stati Uniti, parlò di Schultz. La libreria – che nello statuto aveva anche quello di editoria – ne chiese i diritti di traduzione, battendo Umberto Eco che li aveva richiesti attraverso la Bompiani. Ne nacque un’amicizia e Umberto Eco firmò la prefazione della prima edizione di “Arriva Charlie Brown” curata dalla libreria nel 1965.
Altra passione della libreria i cataloghi d’arte, di immagini e i libri di cinema che arrivavano dagli Stati Uniti e che in Italia non aveva praticamente nessuno. Tra i consigli di Annamaria, diffidare dei bestseller, quando esistono semplicemente libri che si vendono di più e di meno, mentre soprattutto il mondo contemporaneo con la sua faciloneria omologante e un po’ becera, vorrebbe nutrire ogni palato con lo stesso gusto, servito per un anno intero. Nelle curiosità c’è la lista dei clienti tipo, soprattutto quelli più difficili, con una punta di gentile ironia che altri ospiti dal pubblico hanno arricchito, come Arthur Schwarz. Infine qualche pillola di filosofia di questa elegante signora infaticabile con estrema soavità: la libreria quale luogo di incontro come il teatro dove il libraio è ad un tempo regista e spettatore; e la capacità indispensabile di saper ascoltare i casi altrui e, se necessario, offrire risposte vacue quanto consolatorie.
Qualcuno ha scritto che grazie all’arte dei librai di Via Verdi, “oggi possiamo dire che la Scala è di fronte alla Milano Libri…e non viceversa”. Un gran bel complimento.

Sul web: www.teatrofrancoparenti.com
Da sabato 19 maggio a mercoledì 23 maggio dalle ore 10 in poi, nel Foyer Basso, ingresso gratuito alla Mostra-mercato di originali, poster, libri e materiale vario sul mezzo secolo di vita della libreria.

Nessun commento:

Posta un commento