domenica 5 agosto 2012

E' nata una nuova rivista letteraria, Levania

Nel degrado sociale e generalmente diffuso in tutti gli ambiti, con i tagli alla cultura operati a più riprese da un'amministrazione obnubilante e di corte vedute, la nascita di un "fiore" letterario è sempre un evento di eccezionale valore, un esempio da additare al popolo, quello buono e sano che ancora segue, ama e pratica la lettura approfondita, per scoprire e riscoprire nuove emozioni e per alimentare il senso critico e il senso estetico, oggi forse troppo spesso opacizzato dai mass-media e dal qualunquismo imperante. Una rivista letteraria nuova è pur sempre un atto di coraggio, da parte di chi l'ha ideata e progettata, e da parte di chi la vorrà sostenere, redattori compresi. Un atto di coraggio perchè si va, purtroppo, contro corrente, nel senso che la massa (non il popolo, che ha un'anima!) ama forse di più il fotoromanzo o il grande fratello, e quindi sarà utopica la rinascita del vero uomo. Ma noi ci crediamo, e combatteremo per questa idea, per questa nuova rivista, che si annuncia molto precisa, di qualità, seria, e che dà e darà voce non solo ai buoni poeti contemporanei, ma anche a tutti coloro che si occupano di cultura a largo raggio: filosofi, scienziati, critici, saggisti. Ecco qui di seguito il comunicato stampa che ne annuncia l'uscita.

Una nuova rivista nasce oggi a Napoli, e in Campania: un semestrale agile, che accoglie esempi di quanto si va scrivendo in Italia e in altri Paesi, senza trascurare la buona poesia che c’è in aree e in ambienti sfavoriti dall’assenza dell’editoria maggiore, e anche di quella media. In ossequio alla migliore tradizione novecentesca, che ha visto farsi sempre più intensi il confronto e l’interferenza tra linguaggi diversi, presentiamo, inoltre, il lavoro di artisti, scelti di preferenza tra quelli impegnati nella ricerca della comune origine segnica di figure e parole, e tra quelli che hanno avvertito l’esigenza di includere la parola, se non il testo poetico, nelle immagini che producono. Nella convinzione, infine, che pensare la poesia costituisca un’attività critica ed una forma di resistenza all’insensatezza, la redazione sarà attenta alle intersezioni della poesia con le discipline scientifiche e con la filosofia, presentando, dal prossimo numero, contributi teorici e saggistici.
La rivista si chiama Levania in omaggio a Sergio Solmi, che così intitolò, negli anni ’50, un’esile raccolta ispirata a un librino del Seicento, il Somnium, seu Opus de astronomia lunari, opera oscuramente utopica di Johannes Kepler.

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