mercoledì 29 agosto 2012

Festival delle Storie 2012

29 agosto - Gallinaro

programma della giornata

Sito festival 

Antonella Colonna Vilasi
Antonella Colonna Vilasi - “Il cuore nero dei servizi”

Dalle rivelazioni esclusive di alcuni agenti segreti italiani, un quadro inquietante della nostra intelligence. Ecco la struttura di potere, gli obiettivi, i metodi pericolosi di chi opera nell’ombra. Chi comanda nei servizi segreti italiani e quali sono le azioni a cui si dedicano, all’interno e fuori dal Paese? Quanto costano e quanto sono realmente efficienti? Un’inchiesta giornalistica rompe il muro di segretezza che avvolge la nostra intelligence e fa i conti in tasca al Sisde.
Un appuntamento dedicato al Viaggio e ai viaggi insoliti

Hu Lanbo
, dalla Cina alla Francia, fino all'Italia nel suo libro Petali d'orchidea racconta il suo viaggio, un vero e proprio percorso esistenziale. "Il libro nasce per raccontare lo spirito cinese e provare a dimostrare la possibilità di dialogare. Racconto la mia difficoltà perché la società italiana guarda alla comunità cinese come un mondo chiuso. Non è sempre cosi. Vero è che molti cinesi sono arrivati in Italia fuggendo la disperazione, con un basso livello culturale e il solo obiettivo di guadagnare. Soprattutto la barriera della lingua dev'essere superata. Questo è il primo passo per l'integrazione".

Viaggiando con lo sguardo in alto insieme a chi si occupa di angeli e non solo studiandoli ma comunicando con loro.
"Un'avventura affascinante, racconta Craig Warwick, che ha cambiato la mia vita con una responsabilità nel sociale".  


Renata Discacciati e il viaggio come terapiaHo passato una vita a viaggiare, ci ha raccontato, e l'ho vissuto come una preparazione. Ho passato quasi tutta la vita a prepararmi. Ho la convinzione che viaggiare sia conoscere soprattutto l'altro per non temerlo e imparare a dialogare. Era il 1997 quando per la prima andai in Pakistan. Ero al mercato, con un vestito e i passanti mi toccavano il sedere. Seccante. Giurai di non mettere più piede in un paese islamico. Sbagliavo. Ci sono tornata tante volte. Ho imparato che se io mi sentivo libera di non essere velata, gli uomini non abituati ad una 'donna libera', si sentivano altrettanto 'liberi'".

Renata Discacciati racconta che l'India, in questo momento almeno, è il luogo terapeutico per eccellenza, per l'energia, il colore, per essere un crogiuolo di culture e perché la gente "si interessa a te, anche per strada. Questo è bellissimo".

Giuseppe Di Piazza a Radiolivres
Radiolivres al Festival delle storie a Gallinaro.
Presenta Vittorio Macioce, Capo redattore de' "Il Giornale" a Roma con Edoardo Inglese, Compositore e conduttore musicale della serata.
Ospite Giuseppe Di Piazza con I quattro canti di Palermo
.

Da cronista Vittorio dichiara il suo amore per giornalisti e scrittori siciliani, come un dato di fatto. Il libro è il racconto di un giornalista alle prime armi. Inesperienza e presunzione di immortalità accompagnano Giuseppe nella sua storia dal cronista che era all'uomo che è diventato. Il racconto comincia dichiarando il proprio zaino pesante, per non staccarsi dalle cose, accumulando esperienze e ricordi per averne un giorno nostalgia. "Il romanzo è il racconto di un giovane giornalista nei primi anni Ottanta quando nel 1979 era iniziata la seconda guerra di mafia, una mattanza. In quell'anno cominciai a lavorare a "L'Ora" un giornale antimafia (dapprima di proprietà del partito comunista) e tutti i giorni c'era la contabilità dei morti. Ho scritto questo libro per tirare fuori i ricordi sepolti e metterli insieme ricompone il mosaico di una generazione distrutta dalla lotta allo Stato". La stessa vita del giovane cronista fu turbata a lungo tanto che "a 26 anni non riuscivo più a dormire".
E allora? "Prendevamo dosi massicce di amore e sesso per sconfiggere l'orrore. Era la prima operazione antimafia collettiva".

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