mercoledì 12 giugno 2013

Letteratura di viaggio, in salsa araba


Da Editoriaraba
 
 

E’ una letteratura che amo molto e volentieri riprendo questo articolo condividendo con Chiara Comito l’idea che il libro sia il miglior compagno di viaggio anche se , a mio parere, l’ascolto dell’altro sia il libro più interessante che si possa leggere.



(Nella foto un'opera del pittore libanese Ali Hassoun al Museo della Fondazione Piaggio a Pontedera, la Vespa simbolo del viaggio a dimensione d'uomo e di libertà)


·         l’antologia Perle degli Emirati (edizioni Jouvence) non più disponibile.

Chi racconta meglio cosa? Il viaggiatore esperto che annota immagini, suggestioni e dettagli sul suo taccuino? Il romanziere europeo un po’ nostalgico dell’Europa, come Paul Bowles, ma comunque innamorato di Tangeri? O la donna tra due mondi, come Toni Maraini, immersa in entrambe le culture con eguale amore e disillusione? O forse l’analisi politica ed economica dell’esperto/giornalista? O ancora: saranno le narrazioni degli scrittori e dei poeti che andremo a ricercare? E in realtà: cosa cerchiamo davvero quando compriamo un libro per prepararci ad un nuovo viaggio?

Siamo affamati di conoscenza, mossi dalla semplice curiosità o vogliamo solamente una conferma alle nostre premesse e poco di quello che leggeremo potrà farci cambiare idea?

Qualche spunto…

Marocco

·         Ultimo tè a Marrakesh, Toni Maraini; Edizioni Lavoro 2000

·         Il tè nel deserto, Paul Bowles; Feltrinelli, 2011, trad. di H. Brinis (Autore della beat generation, amico di Kerouac e Ginsberg, fece di Tangeri la sua casa e il luogo dove morire. Ma cercava il Marocco autentico o l’idea europea del Marocco?)

·         Partire, Tahar Ben Jelloun; Bompiani, 2008; trad. di A. M. Lorusso (in lettura)

·         La terrazza proibita, Fatema Mernissi; Giunti, 1999; trad. di D’Acquarica R. R. (è Fez. Ed è l’amore assoluto e istintivo per questa città)

Beirut

·         Beirut, Samir Kassir; Einaudi, 2009 (da leggere)

·         Beirut. La non-città, Adonis; Edizioni Medusa, 2007; a cura di A. Celli (una raccolta di saggi. Alcuni, trattano più specificatamente di Beirut. Altri la toccano solamente, sfiorandola in superficie ma andando invece – ad una lettura più attenta – nel profondo della sua essenza più vera ed intima. Dolorosa, lacerata, strappata. Un testo non di immediata e facile fruizione)

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