martedì 18 marzo 2014

Il Mediterraneo tra Oriente e Occidente. Dialogo tra immagini e parole - Venerdì 21 marzo 2014, Firenze

Venerdì 21 marzo 2014       
Firenze, Palazzo Bastogi - Salone delle Feste via Cavour, 18
Dalle ore 16.00
Il Mediterraneo tra Oriente e Occidente  Dialogo tra immagini e parole
“Chiacchiere, datteri e thé” di Ilaria Guidantoni e “Forward” di Ali Hassoun


Palazzo Bastogi, sede del Consiglio regionale della Toscana a Firenze, in occasione del finissage della mostra personale dell'artista libanese Ali Hassoun, “Forward”, promossa dalla Regione Toscana e dal Comune di Pontedera, la presentazione di "Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia" (Albeggi Edizioni) di Ilaria Guidantoni, finalista per la saggistica al Premio Letterario Nazionale Contemporanea d’autore 2014.

Il 2014, anno del Mediterraneo, promuove il dialogo tra Oriente e Occidente, tra sponda nord e sud, tra femminile e maschile tra religioni e culture diverse nel segno della ricchezza della differenza, con un lavoro che continua dalla lettura della recente nuova Costituzione tunisina alle elezioni presidenziali algerine previste per il 17 aprile 2014, in un andirivieni di moti di rivolta, aperture, assestamenti, ritrosie e scontri che stanno ridisegnando il 'mare bianco di mezzo' come un grande laboratorio per mettere in discussione la democrazia moderna e la cultura classica occidentale fino alla stessa Europa costretta a ripensarsi a partire dalle proprie origini. Il viaggio della scrittrice segue questo andamento e si intreccia con quello delle arti e della cultura in generale in una rete di voci.


Il percorso espositivo dà seguito alla Mostra Antologica dell'artista “Al Shaab Yurid... ” (Il popolo vuole...) tenutasi lo scorso anno al Muso Piaggio di Pontedera e al percorso di integrazione tra i popoli. Il tema più evidente fra quelli che emergono nella sua ricerca pittorica è un’idea di “umanità” come qualità universale e comune fra tutti i popoli, fondata su una spiritualità originaria che precede le diversificazioni religiose e politiche. Così l’artista si fa interprete di culture diverse ma confrontabili, che convivono nello spazio perfettamente orchestrato delle sue tele coloratissime. I personaggi della recente “rivoluzione dei gelsomini” o di un’Africa tanto vissuta, quanto favolosa e immaginata, nelle sue composizioni sono tutti catturati in un gioco di citazioni colte e di rimandi indiretti  tra figura e sfondo. Le persone comuni sono “Heros”, gli eroi della contemporaneità, che portino la “keffia” della primavera araba o vestano “Made in Italy”. Come dice l’artista stesso: “Forward è un ulteriore passo avanti su un percorso fluido attualmente in corso sulla strada dell’affermazione di una volontà di libertà e nella speranza e fiducia negli esseri umani per l'autodeterminazione del proprio destino”.

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