venerdì 30 maggio 2014

“Jeux de rubans” di Emna Belhaj Yahia

Mercoledì, 28 Maggio 2014 Ilaria Guidantoni

Romanzo di un’autrice tunisina, laureata in filosofia in Francia dove ha insegnato per anni, ha vinto nel 2012 il premio Comar d’Or, la principale competizione letteraria per la narrativa della Tunisia.
 
Il testo, significativamente al femminile, disegna lo scenario complesso del mondo della donna nella Tunisia dell’anno della rivolta, il 2011, quando è uscita la pubblicazione, e lo scontro tra diverse generazioni, non banale. Contrariamente a quello che si possa pensare, infatti, la società tunisina, e in generale quella maghrebina, vede dal punto di vista della lettura europea un arretramento delle conquiste femministe degli Anni ’60 e ’70 del Novecento. Vengono rimessi in discussione i valori progressisti assimilati in un primo tempo come segno di emancipazione e le nuove generazioni sembrano riscoprire il valore della tradizione. Il significato di “Giochi di nastri”, questo il titolo alla lettera del romanzo in italiano – non ancora tradotto – è proprio in questo affresco che mostra tre generazioni di donne e due di uomini a confronto, lasciando la speranza di un dialogo che componga alla fine la dialettica dello scontro in una dialettica della convivenza e dell’amore, che ad oggi sembra la strada fortunatamente intrapresa dal Paese in uscita dalla transizione verso la democrazia.

La storia è raccontata attraverso la voce della protagonista, Frida, cinquantenne universitaria divorziata con un compagno e un figlio che si trova strattonata tra l’amore per l’anziana madre che accudisce con cura tutti i giorni e che si è emancipata ai suoi occhi togliendosi il velo e il figlio, Tofayl, che non risponde ai suoi desiderata. Questi infatti non incarna il modello di uomo quale quello del suo compagno, Zaydûn, e di una vita che noi dall’esterno diremmo di stile francese più che arabo-mediterraneo, ma decide di unirsi ad una ragazza velata e profondamente religiosa.

La recensione integrale su Saltinaria.it

Nessun commento:

Posta un commento