martedì 3 marzo 2015

Coi nostri naufraghi cuori - Teatro Sala Fontana (Milano)

Ilaria Guidantoni, 01 Marzo 2015

Un omaggio alla parola, che è il verso dell’uomo, alla parola pronunciata, declamata, alla parola per eccellenza, quella poetica che è all’origine del teatro. Non solo poesia e teatro ma poesia a teatro. La scommessa in un mondo troppo veloce e distratto perché la poesia torni ad essere parte del quotidiano: è la parola universale per eccellenza che tutti cercano anche se pochi sanno dire. Un’occasione altresì per dar voce ai giovani, perché nuovi poeti crescono e non sono solo l’ombra dei grandi, e un punto di ritrovo per chi vuole incontrare la poesia.

COI NOSTRI NAUFRAGHI CUORI
Omaggio a Dino Campana

interventi e letture di Gianni Turchetta, Davide Rondoni e Laura Piazza
interventi all'arpa di Costanza Cavalli
con un brindisi in versi di Lorenzo Babini, Corrado Benigni, Daniele Bernardi, Roberta Castoldi, Giorgia Citti D'Amanzo, Tommaso Di Dio, Davide Ferrari, Massimo Mandorlo, Luca Mastrantonio, Roberto Mussapi, Alessandro Rivali, Giovanni Salis e Isabella Serra

La Sala Fontana, nella zona Zara di Milano, si fa promotrice di un’iniziativa di poesia quale momento di incontro e di scambio, non solo di declamazione, tra il passato e il presente, tra i grandi poeti e le nuove voci. Il quartiere è tra l’altro al centro di un processo di rivitalizzazione tra enoteche, locali molto curati, non patinati, ma attenti ad unire i sapori con i saperi. Lo stesso teatro dispone di un bel cortile cinquecentesco, quinta en plein air in estate.

L’idea alla base degli incontri è riscoprire la parola che è il verso dell’uomo e segnatamente la parola poetica. Come ci ha raccontato Laura Piazza, una delle animatrici dell’incontro dedicato a Dino Campana, attrice e cultrice della materia italianistica all’Università di Catania, «bisogna smentire l’idea che la poesia sia riservata a pochi eletti. Al contrario, il pubblico la cerca perché, come dice Davide Rondoni - poeta e altro curatore della manifestazione oltre che di numerose rassegne - la poesia “mette a fuoco la vita”. Per questo tutti la sentono come un’esigenza interiore anche se in pochi riescono a dirla.»

L'articolo integrale su Saltinaria.it

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