lunedì 21 settembre 2015

Recami, giallista atipico si racconta

Scritto da  Ilaria Guidantoni Domenica, 09 Agosto 2015

A Lido di Camaiore la presentazione del suo ultimo libro, L’uomo con valigia

Un giallista atipico senza morti, indagini e soluzioni che racconta la suspense della vita, sullo sfondo di una casa di ringhiera come un teatro. Anti-narrativista, si definisce uno scettico il cui narrare non ha un finale.

A Villa Ariston, a Lido di Camaiore – nell’ambito della rassegna Camaiore d’autore – è stato presentato l’ultimo lavoro del fiorentino Francesco Recami, L’uomo con la valigia, edito da Sellerio, scrittore di gialli con lo zoccolo duro dei lettori tra Piemonte e Lombardia – sarà forse l’ambientazione nelle case di ringhiera – e in Sicilia, dove la casa editrice fa la sua parte.

Gli ho detto che non saprei da dove cominciare a scrivere un giallo e mi ha risposto, «naturalmente dalla fine». Alla mia replica se si tratti di una regola che non ammette eccezione, ha ribadito che più o meno bisogna sapere dove di va a finire.

Definito dal conduttore della serata, Maurizio Filippini, un “giallista atipico”, con piglio spiritoso ha sottolineato come ogni giallista si definisca così. Certamente l’ambientazione scelta da Recami non è usuale, anche se nell’ultimo racconto sembra che il protagonista, Consonni – una sorta di antieroe – sia soggetto ad un movimento centrifugo e si allontani dalla quinta dello scenario usuale. Si sposta, ha sottolineato l’autore, «perché ho provato a spostare la centralità e la sicurezza del protagonista che ora viene del tutto meno, in linea con il suo lavoro di sgretolamento narrativo.»

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