venerdì 9 ottobre 2015

“Agente Nightshade Bersaglio Isis” di François Torrent

Scritto da  Ilaria Guidantoni Mercoledì, 07 Ottobre 2015

L’Europa nel mirino dei terroristi

Noir raffinato sulla scena internazionale il nuovo libro di Andrea Carlo Cappi, si nutre dell’attualità politica dimostrando una conoscenza dei meccanismi del terrorismo e della lotta ad esso che spesso si rivela più cruenta dello stesso. Un modo avvincente per avvicinare la gente ad una riflessione su quanto ci sta intorno ma emerge solo nel caso di “esplosioni”. Nessuna morbosità, grande lucidità, una scrittura asciutta ed incisiva.

Presentato al festival GialloLatino a Latina, a fine settembre, François Torrent, alias Andrea Carlo Cappi – traduttore, editor per diverse case editrici, scrittore di noir nonché romanziere – torna sulla scena del crimine internazionale attingendo alla cronaca e all’attualità. Fa da sfondo la lotta all’Isis, altrimenti Is o Daech, con un’attenzione meticolosa alle dinamiche, ai meccanismi interni e contorti di questo “sistema del male”, altro ma non alieno da chi crede di stare dalla parte del bene. Il testo, che presenta anche ricostruzioni e citazioni storiche, di fatti, personaggi e situazioni politiche, con un riferimento preciso alle ultime note vicende del gennaio 2015 che hanno coinvolto Parigi, dimostra una conoscenza approfondita, non posticcia, oltre che un’analisi lucida. E’ un’occasione per imparare non tanto notizie quanto i meccanismi contorti e perversi che stanno dietro a fenomeni di intrighi internazionali e il ruolo ambivalente, talora distrattamente pericoloso o meglio pericoloso e paradossalmente complice, della distrazione degli Stati Uniti. Si intravede, per chi legge tra le righe, il rischio di un nuovo blocco da guerra fredda e la necessità di discernere quello che ai più sembra un unico “continente”, uniforme, bollato alternativamente come mondo arabo o musulmano o islamico, come fossero la stessa cosa. E’ nella sua scrittura asciutta, incisiva e fluida che Andrea Cappi, lascia trapelare, al di là della vicenda che conquista, una riflessione che in un “romanzo” si apprende con nonchalance e che resta impressa più che nelle tante cronache che si leggono.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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