venerdì 3 giugno 2016


“I Miracoli” di Abbas Khider

Scritto da   Giovedì, 02 Giugno 2016 
“I Miracoli” di Abbas Khider
Un testo dolorosamente poetico nel suo incedere scabro, non tipicamente lirico: l’esperienza drammatica della paura in uno stato dittatoriale, il carcere, la tortura che diventano metafora di una condizione diffusa del mondo arabo attuale, vissuta dall'interno. Nello stesso tempo questa autobiografia-romanzo è una ballata alla vita, una danza che non rinuncia a sognare e che nella dedica racchiude il senso dello scrivere stesso, come unica possibilità di vivere quando si è in una gabbia.
 I miracoli è un’autobiografia contemporanea dotata di una struttura singolare, ciclica, dove più volte si torna come a ripetere, a ripercorrere lo stesso viaggio, metafora dell’essere migrante, della condizione del fuggitivo. Quasi una sceneggiatura, a tratti il diario di un pensiero ossessivo, come fossero appunti di sedute psicoanalitiche, con il bisogno di tornare sui particolari dolorosi per liberarsene una volta per tutte. E’ tipico questo coraggio caparbio di certi autori contemporanei mediorientali che in prima persona hanno vissuto la prigionia di cercare attraverso la scrittura pubblicata, quindi con la condivisione, una catarsi dell’anima e non solo il coraggio di una testimonianza. Abbas Khider, nato a Bagdad nel 1973, arrestato e detenuto a diciannove anni sotto il regime di Saddam Hussein ha in testa solo una cosa: fuggire il prima possibile e il più lontano possibile. 
Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni-libri/libri/miracoli-di-abbas-khider.html

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