venerdì 18 gennaio 2013

Da Editoriaraba Tra poliziesco e satira sociale: arriva in Italia “Il cacciatore di larve”, dello scrittore sudanese Amir Tag Elsir


La foto di copertina ritrae un caffè, uno dei posti frequentati dal protagonista preso dalla sua febbre da scrittore.
Il colloquio d’amore tra l’editoria italiana e la letteratura araba, (in realtà sempre più spesso travagliato e perplesso), segna questa volta un punto a favore della prima: il 24 gennaio esce per i tipi di Nottetempo "Il cacciatore di larve" (titolo originale: صائد اليرقات ), dello scrittore sudanese Amir Tag Elsir (anche conosciuto come Amir Tagelsir o Amir Taj al-Sir; il nome in arabo è:أمير ت تاج ا السر), tradotto da Samuela Pagani, la traduttrice delle opere di Hoda Barakat. 
"Il cacciatore di larve", finalista all’Arabic Booker del 2011, è un romanzo semi-poliziesco, giocato sul filo tra l’ironia e la satira sociale verso i regimi di polizia dei paesi arabi. 
Dal comunicato che ho trovato sulla casa editrice si legge: 'per un incidente durante una missione, l’agente Abdallah Harfash si ritrova senza una gamba e senza un lavoro, costretto ad abbandonare le forze di Sicurezza nazionale dopo anni di glorioso servizio. Ai pedinamenti e alle indagini sui sospetti sovversivi, Abdallah sostituisce una nuova occupazione: diventare scrittore di successo. Con questo progetto decide – in un caffè frequentato solo da intellettuali e dissidenti – di avvicinare il famoso scrittore A.T. per carpirgli i segreti del mestiere. Comincia, tra umiliazioni e incertezze, una caccia a storie e personaggi possibili. A queste larve di racconti forse destinate a diventare insetti adulti, Harfash si applica con la stessa dedizione e ingenuità adoperate in passato nei Servizi segreti ma, durante il suo comico e spesso surreale tirocinio tra le strade di una caotica città sudanese, il maestro scompare. Quando Abdallah, amareggiato, crede già che lo scrittore lo abbia tradito e si appresta a ricominciare con la sua vecchia vita, A.T. ritorna e gli rivela una verità che stravolge la prospettiva del loro incontro aprendogli anche le vie della letteratura da assoluto protagonista'.

Chi vuole saperne di più puo' leggere la recensione-analisi che ne ha fatto, nel 2011, Alessandro Buontempo sulla rivista di "Arablit".
Amir Tag Elsir (Ketaba.com) è nato nel nord Sudan nel 1960. Ha studiato medicina in Egitto e presso il British Royal College of Medicine, ed è specializzato in ginecologia. Vive e lavora in Qatar. Scrive dal 1988 e ha all’attivo 16 libri pubblicati tra cui romanzi, biografie e raccolte di poesie. 
Di lui, il celebre scrittore egiziano Gamal al-Ghitani ha detto che 'ci sono molti nuovi scrittori che dovremmo imparare a conoscere e che hanno apportato nuove forme al romanzo arabo. Il migliore tra questi è senza dubbio Amir Tag Elsir'. 
Il "Daily News Egypt" ha invece scritto nel 2011 che Tag Elsir è unanimemente conosciuto come un gigante tra i romanzieri arabi. 
"Il cacciatore di larve" è il suo primo romanzo ad essere pubblicato in italiano. Nel 2012 era stato pubblicato in inglese con il titolo "The Grab Hunter". 
Per il mercato francese, invece, è stato tradotto il romanzo العطر الفرنس (Il "Profumo francese", pubblicato nel 2009) con il titolo "Le parfum français". 

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