venerdì 26 aprile 2013

Editoriaraba - Dagli Emirati Arabi Intervista con Bassem Chebaro: “Ero sicuro che Saoud Al Sanousi avrebbe vinto”


Articolo apparso in inglese il 25 aprile sullo "Show Daily" della Fiera del Libro di Abu Dhabi 2013
“Le cose sono cambiate nel mondo arabo per quanto riguarda l’editoria ed è tempo che ce ne rendiamo conto” – mi ha detto Bassem Chebaro, proprietario della rinomata casa editrice libanese Arab Scientific Publishers che ha pubblicato "Il gambo di bambù", vincitore del premio per la narrativa araba di quest’anno.
Scritto dal 31enne autore kuwaitiano Saoud Al-Sanousi, il libro affronta il tema delle dure condizioni di vita dei lavoratori filippini nei paesi arabi, una questione che diventa sempre più importante anno dopo anno. 
Per Chebaro il modo in cui si promuovono i libri è cambiato: “Oggi se vogliamo diffondere un libro, abbiamo bisogno di entrare nel circuito di Twitter e degli altri social network affinché i lettori ne parlino. I lettori stessi hanno sviluppato un nuovo gusto letterario: oggi vogliono leggere romanzi che parlano di relazioni amorose e problemi attuali”.
Chebaro è molto orgoglioso della vittoria del suo Al-Sanousi e ha detto che sapeva che il libro avrebbe vinto “perché va al cuore di quella che è una questione reale e molto diffusa” sia in Libano che nei paesi del Golfo, dal momento che “molte persone nei paesi arabi si fanno aiutare da governanti filippine nelle proprie case”.
Per l’editore il libro aveva “qualcosa di speciale” che lo ha convinto a pubblicarlo: una sensazione, un “odore” particolare che l’editore libanese cerca sempre quando deve pubblicare nuovi libri durante l’anno. “È molto difficile scegliere tra i circa 300 titoli che ci arrivano ogni anno. E gli scrittori fanno la loro parte facendoci molta pressione per vedere pubblicati i propri libri. Di solito leggiamo le prima 30-40 pagine di ogni libro che riceviamo e scegliamo solo quelli da cui riceviamo dei feedback particolari. Quando sentiamo che il libro ci trasmette quella sensazione particolare, sappiamo che ha la forza per essere pubblicato e che avrà successo. E "Il gambo di bambù" aveva quell’odore”. 
Chebaro ha pubblicato anche il libro della 27enne Jana al-Hassan dal titolo Io, lei e le altre, tra i 6 finalisti di quest’anno. “Quando lavori con libri scritti da giovani, vincere diventa molto più piacevole”, ha detto con orgoglio Chebaro.
L’editore ha anche detto che nei prossimi giorni verranno pubblicate nuove copie del libro, che ha già ricevuto nuovi ordini. La copertina riporterà la fascetta con scritto “vincitore dell’IPAF”. 
Dopo la vittoria del suo autore Chebaro è stato avvicinato da un gruppo di editori stranieri che volevano informazioni sui diritti per la traduzione ma, almeno fino a mercoledì sera, sfortunatamente ancora nessun editore inglese gli si è presentato, nonostante il libro sia uno di quei libri che un editore inglese farebbe bene a pubblicare. 

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