giovedì 1 febbraio 2018

Abu Qasim al-Chabbi, il poeta nazionale tunisino che guardava la natura

I canti della vita - Abū l-Qāsim ash-Shābbi

Scritto da   Giovedì, 01 Febbraio 2018
I canti della vita - Abū l-Qāsim ash-Shābbi
Traduzione dall’arabo, Imed Mehadheb
Saggio introduttivo e cura, Salvatore Mugno
Il poeta tunisino nazionale, totalmente ignorato in Italia, disconosciuto in patria perché considerato un personaggio scomodo, sopra le righe, anticonformista, provocatorio e ferocemente critico verso il popolo tunisino e la cultura araba. Adotta nei canti della vita una forma tradizionale anche se si avverte il lavorio interiore, l’angoscia, la rabbia, il pessimismo cosmico, con una presenza forte della morte. Il sogno dell’amore, un anelito che non sembra realizzarsi, è centrale così come singolarmente ha una forte centralità insolita per il mondo arabo la natura, talora madre matrigna. Nella forma romantico ha dell’uomo contemporaneo il travagli interiore, la lacerazione, il senso di colpa senza remissione che lo avvicina certamente a Scalesi. Interessante la confezione del libro con saggi che restituiscono il personaggio a tutto tondo. La rivisitazione poetica è una licenza che per chi conosce un poco la lingua araba forse fa perdere la rispondenza del testo.

Il poeta nazionale tunisino, il poeta del deserto, di Tozeur, come Mario Scalési lo era del Mediterraneo.

Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni-libri/libri/i-canti-della-vita-ab-i-q-sim-ash-sh-bbi.html

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