venerdì 31 agosto 2018

Il nuovo romanzo di Gianni Scudieri


UNA DISPERATA RICERCA
di GIANNI SCUDIERI - TULLIO PIRONTI EDITORE
NAPOLI
PRIMA EDIZIONE GENNAIO 2017 – PRIMA RISTAMPA MAGGIO 2017
                                                               

Un romanzo che parla dell’amore (ma anche di situazione di estrema attualità come il problema islamico dell’ISIS, dell’influenza di facebook sulla gente, e così via), o meglio, del connubio amore/musica. Il protagonista Claudio Fabbri (Claudio in onore di uno dei miei cantautori e miti musicali, Claudio Baglioni), giornalista e direttore di un settimanale che tratta di cultura e musica, passa la sua intera esistenza alla ricerca dell’amore vero, dell’amore descritto dai grandi della letteratura mondiale, senza trovarlo mai. In questa sua spasmodica avventura che dura tutto l’arco del suo percorso terreno, vive una vita senza scrupoli, in un egoismo sfrenato senza preoccuparsi minimamente del male che fa continuamente a tutte le donne che incontra e, conseguenzialmente, a sé stesso. E’ un uomo che, a prima vista, sembra assolutamente privo di morale (un po’ come il protagonista del romanzo di Oscar Wilde “Il ritratto di Dorian Gray”, essere spregevole che ha venduto la sua anima al diavolo per restare sempre giovane) ma che, in fondo, rappresenta solo lo strumento di una Entità superiore che gioca con la sua esistenza per diffondere nel suo mondo l’incapacità di amare.
Claudio Fabbri ha una infinità di avventure tra un concerto e l’altro a cui assiste da critico musicale (celebri le sue recensioni delle performance di Bob Marley allo stadio San Siro di Milano nel 1980, di Claudio Baglioni a Piazza di Siena a Roma nel 1982 alla presenza di centocinquantamila spettatori in delirio, di Franco Battiato a Cava dei Tirreni sempre nel 1982, dei Rolling Stones allo stadio San Paolo nel 1982, dei Queen a Wembley nel 1986, degli U2 a Sidney nel 1991 e così via; da ragazzo è stato pure presente al concerto dei Led Zeppelin il 5 luglio del 1971 al Vigorelli di Milano e, nello stesso anno, all’happening, negli scavi di Pompei, dei Pink Floyd) e tutte le sue avventure hanno come sottofondo sempre la musica dei grandi musicisti e cantautori italiani (da Battisti a Baglioni, da Cocciante a De Andrè) e internazionali (da Dylan a Hendrix – suggestiva l’atmosfera creata con “Third stone from the sun” del celebre chitarrista, mentre il protagonista vive una meravigliosa avventura con una dolcissima e sfortunata ragazza, Ivanka, che poi rifiutata dal protagonista, si toglie la vita – da Springsteen ai Deep Purple e così via).
                        Diversamente dal mio romanzo precedente “Io e il rock”, con prefazione del grande Edoardo Bennato che, in fondo, è un racconto pieno di speranza, “Una disperata ricerca” è un romanzo tragico e pessimista che si conclude con il suicidio del protagonista quando si rende conto della inutilità della pur lunga esistenza vissuta, da cui ha avuto tutto tranne l’amore (“L’amor che move il sole e l’altre stelle” come Dante scriveva nell’ultimo verso della Divina Commedia ma, interpretato al contrario nella visione del protagonosta), quando capisce che una vita senza amore non può avere un senso e che l’essere umano non può tornare al mondo dopo la morte e che l’amore, comunque, è solo un mito che, se esistesse davvero, non sarebbe neppure eterno perché la vita stessa non lo è, destinata a concludersi tra le braccia della morte!!!
                        Claudio Fabbri muore vecchio e solo e finisce la sua esistenza gettandosi nel vuoto quando si rende conto che, tra l’altro, non è più capace di avere rapporti con l’altro sesso, che, però, non sono mai stati fini a sé stessi ma strumento per trasmettere la sua anima e la sua essenza al mondo femminile, nella disperata ricerca di un amore impossibile che non appartiene a questo mondo! Muore, cosciente di aver vissuto un’esistenza disperata e inutile; muore e trova nel vuoto Ivanka che ha indotto al suicidio tanti anni prima e che lo ha aspettato in tutto questo tempo, per condurlo con sé all’Inferno!
                                                                                  

Gianni Scudieri, nato il 28 giugno 1956 a San Giuseppe Vesuviano, si laurea in lingue e letterature straniere nel 1980. Giornalista pubblicista dal 1992, già conduttore radiofonico in una delle prime radio private d’Italia (conduce il programma “Rock-on”, presso Radio Onda Vesuviana, nel 1976) e in altre emittenti anche televisive. Dj negli anni Settanta, prende parte anche a un film “Napoli Violenta”, nel 1976. Ha seguito molti tra i più grandi concerti rock della storia. Insegnante di lingua inglese e francese fino alla metà degli anni Ottanta, dal 1986 è dirigente del Servizio Culturale del Comune di San Giuseppe Vesuviano nonché coordinatore dell’Ambito N26 della Campania per le Politiche Sociali (Legge 328/2000) che comprende sette Comuni del Vesuviano. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo romanzo “Io e il rock” (con la “Tullio Pironti Editore”), con prefazione di Edoardo Bennato che ha avuto, nel tempo, circa cento presentazioni in tutta Italia e su RAI 1, RAI 2 e RAI 3.
Nel gennaio 2017 è uscito il suo secondo romanzo “Una disperata ricerca” (sempre Tullio Pironti editore), già ristampato nel mese di maggio 2017.

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